(Da opinione Liberale del 08.02.12019)

Nel 2018, ho avuto il privilegio di preparare insieme alla Sezione Forestale la nuova Convenzione per la lotta contro gli incendi di bosco tramite elicotteri. La nuova Convenzione, strumento all’avanguardia e unico a livello svizzero, tiene conto delle evoluzioni tecniche e organizzative introdotte negli ultimi anni e regolamenta competenze degli operatori civili, procedure operative, modalità di discussione post-intervento, indennità, tempistiche di intervento normale e rapido. Un altro aspetto riguarda l’impiego dei militari i quali, in ossequio ai compiti affidati dal Consiglio Federale, intervengono unicamente in modalità sussidiaria quando le forze civili non bastano. Si prevede inoltre la possibilità, oltre ai sei elicotteri leggeri civili, di impiegare elicotteri pesanti, droni dotati di sensori termici e altri mezzi, a discrezione del Capo Intervento. Il coordinatore degli elicotteri, figura ufficializzata, si occuperà di preavvisare Capo Intervento sugli aspetti tecnici-elicotteristici. Rispetto ai paesi confinanti, il costo di questo servizio è assai ridotto: oltre a un’indennità di 96’000 franchi all’anno divisa tra quattro operatori, vengono pagati solo gli interventi effettivi e i picchetti rapidi (permanenza per partire entro 15 min. dall’allarme). In Italia, ad esempio, un solo elicottero di picchetto permanente costa diverse centinaia di migliaia di euro all’anno. Si ha dunque un buon compromesso tra costi ed efficacia, in favore del Ticino.

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