Sono nato a Locarno da papà Giuseppe, ticinese, e da mamma Ruth, svizzero tedesca. Da mio padre ho imparato a conoscere e apprezzare il nostro territorio, all’epoca in cui i comuni in Ticino erano ancora 245 (https://www4.ti.ch/di/sel/comuni/elenco-comuni/?noMobile=1), da mia madre ho ricevuto in eredità la precisione e la disciplina. Ho un fratello, Leo, molto diverso da me (io sono il tecnico, lui è il creativo) ma altrettanto caparbio. Da poco mio fratello Leo è diventato papà di una splendida bambina, staremo a vedere come me la caverò nei panni di “zio Orso”… Sono cresciuto a Mezzovico, con frequenti visite ai parenti nella campagna zurighese, dove ho conosciuto il mondo contadino. Ho frequentato l’asilo e le scuole elementari nel comune di attinenza, le medie a Camignolo. Sono sempre stato affascinato dagli elicotteri, sin da bambino mi incantavo a guardarli, sia quando trasportavano il materiale ai monti, ma soprattutto nelle fasi di spegnimento degli incendi, come quello che ricordo molto difficile da domare, negli anni ’80, divampato sopra Mezzovico. Incuriosito anche da qualsiasi forma di tecnologia, ho passato la mia giovinezza a smontare e rimontare, far saltare e riassemblare aggeggi di ogni tipo, con il sostegno (e la santa pazienza) dei miei genitori. Ricordo inoltre le visite al campo di volo di Lodrino, con qualche esperimento di aeromodellismo, e le uscite della domenica pomeriggio all’aeroporto cantonale di Locarno. Qui ho avuto modo di conoscere il compianto pilota REGA Giorgio Wetgrube, che si prese il tempo di spiegarmi per filo e per segno il funzionamento del mitico Alouette III, allora in dotazione alla base.
Parallelamente alla frequenza della scuola d’arti e mestieri di Bellinzona (SAMB), ho svolto il corso per pilota d’aliante, terminato con il brevetto ottenuto nel 1999. Per mantenerlo era necessario volare, e per pagare i costi di volo (peraltro esigui) erano necessari dei soldi, che mi guadagnavo lavorando le domeniche in aeroporto, in qualità di impiegato per il servizio di rampa. Lo scambio internazionale dei giovani piloti, avvenuto nel 2001 in Svezia, mi ha permesso di vivere un’esperienza formativa importante e di crearmi una rete di contatti e di amicizie con piloti provenienti da tutto il mondo, con i quali sono ancora in contatto grazie anche ai social media.
Nel frattempo, iniziavo a frequentare i corsi IAP (Istruzione Aeronautica Preparatoria, oggi SPHAIR) effettuando il primo volo solo a motore, fralaltro il mio secondo volo in assoluto su un aereo, presso l’aeroporto internazionale di Ginevra, su un velivolo AS202 Bravo di produzione svizzera. In parallelo acquisivo familiarità con le procedure di riparazione e manutenzione presso l’officina del Gruppo Volo a Vela Ticino.
Dopo aver lavorato per qualche stagione come assistente di volo ed aver superato tutte le selezioni preliminari per diventare pilota militare, eccomi battere i cosiddetti tacchi nel luglio 2004 presso la scuola reclute d’aviazione di Payerne. In poco più di 14 mesi vengo formato quale ufficiale delle truppe d’aviazione. Un’esperienza intensa, dura, che rifarei ancora. Le competenze acquisite, siano esse di natura personale, sportiva, militare, di condotta e quant’altro, sono quelle che mi hanno permesso il successo nella vita professionale fino ad oggi. Purtroppo, la prima vera battuta d’arresto nella vita è arrivata con la fine della selezione di pilota militare, dopo qualche ora di volo con il Pilatus PC-7 presso la base militare di Magadino: non idoneo, ma con una raccomandazione per la carriera aviatoria civile. Considerato che per tutto il processo di selezione ci fu sempre stato detto di aver pronto il “piano B”, lo stesso pomeriggio mi recai alla Eliticino e fissai l’appuntamento per l’inizio della scuola di volo di elicottero. Oggi continuo a svolgere il servizio militare nelle Forze Aeree, dove ho ricoperto diversi ruoli sia di condotta (comandante di compagnia) che di stato maggiore (logistica e coordinamento). Un’esperienza particolare, unica ed emotivamente intensa, è inoltre stata quella quale ufficiale responsabile dell’impiego degli elicotteri presso lo stato maggiore della brigata multinazionale sud della KFOR a Prizren, nel 2008. Poter servire la Svizzera in un paese disastrato dalla guerra, in un periodo storico particolare come durante la dichiarazione di indipendenza, mi ha mostrato degli scorci sulla vita locale che mi hanno profondamente segnato. Inoltre, le splendide persone di tutti gli eserciti con cui ho avuto l’opportunità e l’onore di lavorare, sono tutt’ora parte integrante della mia rete di contatti.
L’introduzione nel mondo dell’ala rotante la devo principalmente a Urs Aecherli, capopilota della Eliticino che iniziò a prendermi a bordo in qualità di assistente di volo. Ho effettuato il primo volo ai doppi comandi su un AS350B2, il mitico HB-XPK, con l’istruttore Walter Hügel. Questo avveniva attorno agli anni 2000.
Iniziai l’istruzione vera e propria per il brevetto di pilota nel 2005, con Dario Mazza quale pilota istruttore. Effettuai l’esame di pilota commerciale nel 2007. Durante la formazione di pilota ho lavorato presso la Eliticino Tarmac quale assistente di volo, coordinatore, e responsabile dell’aeronavigabilità. Quest’ultima attività mi ha permesso di entrare in contatto con i regolamenti EASA (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea) e con l’UFAC.
Il fatto di essere perfettamente bilingue mi ha aiutato molto nella comunicazione e nei rapporti con le autorità. Il mio primo impiego come pilota fu a partire da luglio 2008, presso la Eliticino di Gordola. Nel 2009 effettuai l’estensione agli atterraggi in alta montagna e in seguito, nel 2010, la selezione e la formazione come istruttore di volo, a quel tempo ancora patrocinata dagli ispettori dell’UFAC. Dal 2010, ripresi inoltre la direzione della base di Eliticino a Gordola, ruolo che ho esercitato fino a fine 2018 anche se dal 2012 la ragione sociale è divenuta Swiss Helicopter SA. La fiducia del CdA e la qualità del lavoro svolto da tutta la squadra dei miei collaboratori ha inoltre permesso di aumentare il numero di posti di lavoro qualificati e intraprendere tutta una serie di progetti all’avanguardia.
Attualmente la ditta sta progettando l’ampliamento dell’Hangar di manutenzione e da gennaio 2019 ha aggiunto una nuova sezione dedicata alla ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche riguardanti il settore elicotteristico, la Swiss Helicopter Engineering SA, che gestisco insieme ad un nuovo staff di specialisti. Dal 2015 sono stato attivo quale investigatore mandatario del SISI.
Nel corso del mese di luglio 2021 ho avuto la possibilità di divenire inquirente a tempo pieno con il ruolo di capo inchiesta sempre per il SISI nel settore aviazione.
Quando ho iniziato la formazione per pilota di elicotteri, ho dovuto promettere a mio padre di “Studiaa anche quaicos da in ordin”. Date le circostanze lavorative, che mi richiedevano competenze e conoscenze sempre più approfondite, presi la palla al balzo per iniziare la formazione di ingegnere gestionale presso la SUPSI, in modalità parallela alla professione. Rimettersi in gioco dopo quasi 10 anni di assenza dai banchi di scuola non è stato facile. Grazie ai colleghi studenti e al corpo insegnante, dopo 5 anni, nel 2017, ho potuto finalmente mantenere la promessa fatta a mio padre, ricevendo la laurea in ingegneria gestionale.
I miei primi passi in politica coincidono con il trasferimento a Vogorno, nella frazione di Berzona. Ho avuto la possibilità di subentrare in Consiglio Comunale, che ho presieduto nel 2018 e ho l’onore di presiedere attualmente (2023) nel nuovo comune aggregato di Verzasca. Nel 2018 mi sono messo a disposizione quale candidato al Gran Consiglio per il PLR Ticinese nel distretto di Locarno. Esperienza bellissima e arricchente, che mi ha permesso di conoscere ancora più a fondo il territorio e dalla quale sono rimaste moltissime amicizie e impressioni positive. Ho l’onore di potermi ricandidare al Gran Consiglio nel 2023 sempre per il PLRT e il distretto di Locarno.
Penso di avere la possibilità di mettere al servizio dei cittadini una visione caratterizzata dalla terza dimensione e da una percezione globale di tutto il Ticino, delle sue opportunità e delle sue problematiche. L’approccio liberale, corroborato da un tocco di sano patriottismo derivato dai valori tradizionali della Svizzera, è a mio parere quello più efficace nell’affrontare le sfide quotidiane. Conto sul sostegno di tutti voi. Ogni voto di scheda aiuta la squadra. Sarà un onore ricevere i vostri voti preferenziali. Vi ringrazio di cuore sin d’ora. #territorio #tecnologia #tradizioni