Tutti noi in questi giorni di Festa abbiamo la possibilità di fermarci un attimo, di fare un riassunto di quanto ci è capitato durante l’anno. Lo valutiamo: è stato un buon anno, non è stato un buon anno. Cercheremo di porci degli obiettivi, e, al di là dei soliti che sappiamo già di non realizzare quali “inizio la dieta il 7 di gennaio” tanto per citarne uno, ne avremo sicuramente di quelli che sono importanti per noi, per i nostri cari, per l’azienda presso la quale lavoriamo.

SMART – Definiamo l’obiettivo

Sicuramente un buon inizio sta nel definirli ad esempio secondo l’acronimo SMART, cioè il ricercare degli obiettivi Specifici, Misurabili, Attuabili, Realistici e caratterizzati Temporalmente. Queste cinque caratteristiche ci permettono in seguito di progettare una strategia per realizzarli. E poi passiamo all’azione, ma non siamo da soli. Noi siamo forti, siamo fiduciosi delle nostre capacità, ma lo saranno anche gli altri delle nostre? E ancora, siamo noi fiduciosi delle capacità degli altri? Siamo veramente capaci a fidarci degli altri? Oggettivamente e personalmente, è difficile rispondere a questa domanda, perché subito leghiamo la risposta positiva ad una serie di condizioni, ad una serie di “se” e “ma”, perché non siamo, giustamente, dei creduloni. Però dobbiamo fidarci, perché altrimenti ci fermiamo noi stessi, e fermiamo l’economia.

“Lifted”

Mi piace, quando parlo di questo argomento, introdurre il cortometraggio “Lifted” della Pixar, che a mio modo di vedere simboleggia molto bene quello che potrebbe essere un processo di crescita di giovani imprenditori, a delle Start Up, oppure ad un percorso di crescita personale. La fiducia è un elemento centrale: il piccolo alieno viene lasciato fare, secondo l’ottica “learning by doing”, e il coach/esaminatore interviene solo al momento di evitare l’irreparabile. E anche in questo caso limite, non ci sono punizioni o conseguenze. Anzi, dopo lo smacco e la perdita di motivazione dovuti al quasi danno, il coach addirittura cede il timone dell’astronave al piccolo alieno. Se trasponiamo il tutto nella vita reale, vediamo che i parallelismi non sono distanti.

La fiducia

Dobbiamo avere per prima cosa fiducia in noi stessi.  Ma poi abbiamo bisogno di fiducia da parte di chi ci deve concedere i finanziamenti per la partenza. Abbiamo bisogno di fiducia da parte di chi acquisterà i nostri prodotti. Abbiamo bisogno di fiducia da parte di chi lavorerà per noi. Abbiamo bisogno della fiducia dell’autorità di sorveglianza. Insomma abbiamo bisogno della fiducia in ogni sua forma e dovremo essere in grado di rispondere onestamente, in maniera eticamente ineccepibile, alle verifiche dei “se” e dei “ma” e di tutte le altre domande che ci verranno poste.

Abbiamo altresì bisogno di chi ci aiuta a rimanere sui binari. Di qualcuno che ci lasci fare, che si fidi ma con spirito critico, che ci possa dare dei suggerimenti come ad esempio la formulazione degli obiettivi da raggiungere e però ci fermi prima di fare qualcosa di irreparabile. Se riusciamo ad avere queste condizioni quadro, ad esempio con le banche che tornano a supportare gli investimenti per i piccoli imprenditori, combinate con le potenzialità date dalle eccellenti istituzioni di coaching che già abbiamo per le aziende, le scuole professionali e universitarie, ecco che riusciremo di nuovo a creare un tessuto aziendale sano, che tornerà a far prosperare l’economia.

Ovviamente dovremo stare attenti in senso generale, perché ci sarà anche chi tenta di approfittarsene del sistema in modo doloso. In questi casi, se qualcuno abusa della fiducia concessa, non ci sono scuse, dovranno esserci delle conseguenze adeguate.

Il mio obiettivo per il 2019

Eccolo dunque il mio obiettivo per il prossimo anno: essere eletto in Gran Consiglio; perché credo fermamente che dobbiamo lavorare per rafforzare, e talvolta ricreare, la fiducia nelle istituzioni. Osservare, Semplificare, Proporre, Realizzare è il mio modo di lavorare e affrontare le problematiche. E’ SMART l’obiettivo personale? Ne sono sicuro, grazie al vostro sostegno. Concedendo il voto di scheda al PLR e concedendomi la vostra fiducia avrete la possibilità di mettermi alla prova, e mi darete la possibilità di lavorare per voi. Non sono perfetto, e farò degli errori, ma sono pronto dare il meglio di me stesso, a imparare e a migliorare. Voi siete il coach, vi chiedo di darmi questa possibilità. Non mi resta che rinnovarvi gli Auguri di Buon Natale e un prospero 2019, che veda realizzati tutti i vostri obiettivi.

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